COME OTTENERE I RIMBORSI PER I DANNI CAUSATI DA BUCA SU STRADA

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E’ una situazione decisamente attuale, soprattutto se vivete in grandi metropoli oppure dovete viaggiare su strade molto trafficate e non mantenute in sicurezza.
Il maltempo degli ultimi tempi ha certamente influito; ciò non toglie, tuttavia, che la manutenzione di alcune strade è decisamente insufficiente e può mettere seriamente in pericolo la vita degli automobilisti.
Anche i danni creati alle vetture sono un effetto collaterale di questo disagio: vediamo qual è l’iter da seguire per chiedere e ottenere un rimborso ai danni causati da buche sulla strada.

1. Avvertire le Forze dell’ordine
Avvertite SUBITO le autorità con una telefonata, che svolgeranno i rilievi di rito. Se è chiaro il rapporto di causalità tra l’accaduto e l’insidia presente sulla carreggiata (ossia se la buca ha causato l’incidente), il verbale di intervento lo indicherà. Se vi recate in ospedale o al pronto soccorso, dichiarate che l’incidente è avvenuto per la buca stradale. Ci sono testimoni? Raccogliete i dati anagrafici di altri automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni, negozianti. Chiunque fosse presente. Inoltre, con lo smartphone, fotografate la buca o i crateri che hanno causato il guaio e immortalate anche i danni all’auto.

2. La domanda
Meglio farsi affiancare da subito da un avvocato o un esperto in infortunistica stradale, per precauzione.
Inviate una raccomandata con avviso di ricevimento e formulate la richiesta dei danni all’auto e delle eventuali lesioni fisiche.
Per recapitare la missiva avete 5 anni dall’incidente, ma prima vi attivate e meglio è. Allegate verbale di incidente, foto, testimonianze, referti clinici, perizie medico-legali e preventivi di spesa.

3. Provare l’insidia
Dovete dimostrare di esservi trovati davanti ad una “insidia” che non era possibile prevedere né evitare con l’ordinaria diligenza. Stavate procedendo molto lentamente e con la massima prudenza: nonostante questo, siete “caduti” nella buca non prevedibile. Il Comune dovrà provare che l’evento dannoso sia stato, in tutto o in parte, determinato dalla vostra condotta: guidavate in modo imprudente o a una velocità troppo elevata. In alternativa, entra in gioco il “caso fortuito”: il Comune ha fatto tutto il possibile per evitare l’incidente, ma nonostante questo il sinistro si è verificato. Non è stato possibile un intervento tempestivo da parte del Comune, che sta operando a 360 gradi per combattere la piaga delle voragini.

Ne vale davvero la pena?
La risposta è SI: per qualsiasi danno all’auto del quale non siamo responsabili vale la pena chiedere il risarcimento. Ancor più per le lesioni fisiche, visto che l’indennizzo cresce parecchio. Ovviamente, c’è un “dazio” da pagare: l’attesa dell’arrivo della Polizia Municipale sul posto (magari siete sotto la pioggia e di sera, dopo una lunga giornata di lavoro e a stomaco vuoto); le foto da scattare con lo smartphone; la burocrazia da seguire; la raccolta delle testimonianze; per non dire dello stress dovuto alla ricostruzione precisa della dinamica del sinistro.
Subire danni a causa della mancata manutenzione in sicurezza delle strade da parte degli organi competenti e non denunciarlo contribuisce soltanto a peggiorare lo stato delle cose.

(fonte: www.omniauto.it)

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